lunedì 14 aprile 2008

Hosteria Menelao

Hosteria Menelao
Via D'Elia, 4, Sant'Arcangelo di Cava de' Tirreni
Tel.:089 345336, chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5
Come arrivare: da Salerno: ss 18 fino a Cava de' Tirreni,
superare la rotatoria di p.zza san Francesco e poi girare
a sinistra, seguire poi le indicazioni per Sant'Arcangelo,
lì troverete i segnali che vi indicano dove si trova il locale
La primavolta che sono stato in questo locale è stata in
occasione del mio compleanno, non ne dico il numero
progressivo per pudore, diciamo che si tratta di un numero
fra 26 e 28 e che finisce per 7. Venni a sapere di questo
locale dal nome mitologico da una simpatica pubblicazione
denominata "Sapori Campani" racimolata a scrocco in un
altro ristorante della cittadina metelliana, e devi dire che
tale pubblicazione ha ormai fissa dimora nel cruscotto della
mia autovettura. Dopo un percorso a dir poco accidentato,
tutte curve e pendenze degne del Tour De France, arrivo in
dolce compagnia al tanto agognato Menelao, dotato fra l'altro
di un ampio parcheggio antistante l'ingresso, con parcheggiatore
abusivo di tipo non tossico e non napoletano, cioè cortese, dimesso
e silenzioso. Dopo aver parcheggiato, innestato il freno a mano e
inserito la retromarcia, entriamo in questo grazioso locale, il cui
interno potete vedere nella foto che vi allego, in modalità octroyè,
miei cari lettori. Nessuna licenza creative commons, sia chiaro,
questa è roba mia.
Una rapida lavata alle manine affaticate dalle numerose sterzate
e siamo già alla decantazione orale del menù, datosi che qui, come
in molti altri locali, le mirabolanti intuizioni di Guttemberg non hanno
ancora preso piede. Si decide di iniziare naturalmente dall'antipasto,
nella sua formazione classica campana di salumi e latticini, irrobustiti
e ingentiliti da una parmigiana di melenzane e da un ottimo gateau di
patate. Ma qui siamo a Cava de' Tirreni, e senza che sia nemmeno
richiesto il tutto viene accompagnato dai cosiddetti "scazzoppoli",
dei piccoli bocconcini di pasta di pane lievitata e fritta e cosparsi poi
di sugo di pomodoro e pecorino grattuggiato. Una bomba, ma che
comunque si lascia ben gustare accompagnata dal vino della casa,
un rosso non troppo corposo ma giustamente alcolico. Finito l'antipasto
giunge il momento del primo, ed essendo un amante della pasta ripiena
la scelta cade sui ravioli speck e rucola, di dimensioni molto contenute il
che consente di ottenere una cottura uniforme sia del ripieno che della
sfoglia, evitando quegli obbrobriosi medaglioni ripieni di ricotta cruda.
A questo punto lo stomaco già chiede pietà, ma il posto per il dolce c'è
sempre, e poi è anche il mio compleanno! Optiamo per una fetta di "cubana",
la famigerata torta di pan di spagna al cacao ripiena di panna, e un limoncello
per digerire il tutto. Non il conto fortunatamente: 28 euro in tutto, un ottimo
prezzo considerando la qualità delle pietanze e la cortesia del personale.
Caldamente consigliato, specie d'estate quando si può mangiare anche all'aperto.

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