tag:blogger.com,1999:blog-12247400010707005142024-02-20T20:46:29.084+01:00in giro per mangiare mobileantoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.comBlogger117125tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-60104454938080490082010-05-02T10:55:00.001+02:002010-05-02T10:55:53.987+02:00Da PalminoVia Roma 25 - San Cipriano Picentino (SA)<br />Tel.089/861034 - 3336630204 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : il ristorante si trova al principio della salita che dalla piazza diSan Cipriano conduce alla frazione Vignale. Potete quindi parcheggiare nei tornanti adiacenti<br />al locale oppure in piazza, e poi fare due passi a piedi.<br /><br />C'era una volta "La Strada". No, non stiamo parlando del film di Fellini, ma del ristorante<br />del mitico don Franco che fino a qualche anno fa si trovava in quel di San Cipriano Picentino.<br />Il nome del ristorante era dovuto alla particolare visione che aveva il sudetto signore della cenaperfetta, cioè un viaggio alla scoperta di sapori magari dimenticati. Tutto ciò era ben spiegato in un cartello all'ingresso, com'era anche spiegato che delle pizze e della consegna delle stesse si occupava Palmino, cioè suo figlio. Quindi, una domenica mattina, tornando dalla pasticceria Festival di Giffoni dov'ero andato a comperare la deliziosa torta mele e noci, come un fulmine a ciel sereno mi colpisce questo cartello che parla, appunto, di un ristorante chiamato "Da Palmino". Mi fermo praticamente in mezzo alla strada (la scoperta di un nuovo locale val bene l'infrazione del codice della strada) e prendo nota dei numeri di telefono indicati. Una rapida googlata non conduce a nulla di fruttuoso, così posto la domanda nel gruppo di Facebook dedicato a San Cipriano Picentino. Inutile dire come in quasi tre mesi non abbia ricevuto nessuna risposta.<br />La conferma che si tratta della nuova avventura di don Franco mi viene dalla rivista "Orange", dove nella pubblicità del ristorante c'è chiaramente scritto "ex gestione La Strada". Non c'è bisogno d'altro per catapultarsi lì, memori di luculliane ed antiche mangiate, così un tranquillo martedì sera ci dirigiamo in quel di San Cipriano, dove troviamo il locale esattamente dove l'avevamo lasciato col vecchio nome. L'insegna non c'è (don Franco ci spiegherà più tardi che è stata portata via da una tromba d'aria, o qualcosa del genere), ma riconosciamo al volo il titolare e la sua rochissima voce. Ci accomodiamo in fondo al ristorante, sotto ad un fungo a gas visto che c'è ancora un discreto freddino, e aspettiamo che il nostro percorso inizi. Subito arrivano in tavola delle buonissime bruschette al pomodoro, seguite poi dall'antipasto della casa, con tanto ben di dio che mi torna l'aquolina in bocca solo a scriverne : uova sode, tortino d'asparagi, pomodoro ripieno di insalata russa, torta rustica, ricotta, crocchettone fatto in casa, zucca melanzane e zucchine grigliate, zucchine alla scapece e gli immancabili prosciutto, salame e capicollo. Da ko, insomma. E siamo solo all'antipasto. Come primo ci vengono consigliati dei fusilli al sugo di cinghiale, superlativi per il loro sapore, ed anche se ne chiediamo solo un assaggio riempono comunque il piatto. Ci verrebbe quasi vogliadi fermarci vista la sazietà dei nostri stomaci, ma "la strada" prevede ancora un paio di soste, e cioè un buon arrosto misto con insalata ed un ananas con fragole come digestivo. Strasazi chiediamo il conto che è di soli 25 euro a testa per tutto<br />quello che avete letto sinora, comprese tre bottiglie di vino, acqua e dintorni. Amaro gentilmente offerto da don Franco sulla soglia del locale, quattro chiacchiere in compagnia e riprendiamo la nostra strada, quella del ritorno. Straconsigliato, soprattutto per la simpatia del titolare. C'è anche la pizza, ma se andate lì per questa è come se andaste al cinema per comprare solo i pop-corn.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-91911224866085597312010-05-02T10:54:00.000+02:002010-05-02T10:55:02.925+02:00San FrancescoVia S.Francesco - Giffoni Valle Piana(SA)<br />Tel. 089/868480 - 333/5313089 - Chiuso domenica sera e lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : il ristorante è difficile che passi inosservato data la mole. Vi basterà<br />arrivare a Giffoni Valle Piana e prima del cinema Valle lo vedrete alla vostra sinistra.Si parcheggia nei dintorni senza abusivi.<br /><br />Ricavato all'interno di un mastodontico convento del sedicesimo secolo, il ristorante<br />San Francesco si presenta subito come una struttura molto accogliente ed elegante.<br />L'attenzione all'hotellerie si nota a partire dalla scelta dei piatti e delle tovaglie, ma la chicca<br />l'ho trovata lavandomi le mani in bagno : addirittura degli spazzolini da denti monouso a disposizione dei clienti! Cose mai viste. e' un tranquillo sabato sera ed il locale, anche se pieno, è abbastanza silenzioso. Segno di una clientela composta ed educata ed un pò avanti con gli anni (sto diventando vecchio anch'io). Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, molto picentino nella composizione : salame, capicollo, prosciutto, bocconcini, ricotta, formaggio<br />stagionato al pepe, e poi le verdure : zucchine alla scapece, melanzane a funghetti e peperoni a filetto con olive nere. Tutto molto buono, così coem il vino della casa che ci accompagna nel desinare. Saltiamo a piè pari i primi, e ci dirigiamo verso la carne, che qui è davevro molto buona : alcuni commensali scelgono un'ottima tagliata, mentre io prendo qualcosa<br />di più cotto, e cioè un bel piatto di arrosto misto (salsiccia, maiale e vitello) accompagnato da un'enorme insalata mista servita in una bella scodella di legno, ma è talmente tanta che si e no ne mangio metà. chiusura con un'ottima creme brulè presentata in tavola ancora in fiamme, con contorno di lingue di gatto spolverate di zucchero a velo. Caffè (omaggio) e conto di 135 euro per 3 antipasti, 7 secondi, acqua, vino, coperto e 4 dolci. Ottimo rapporto qualità/prezzo.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-14103873792333567752010-05-02T10:53:00.000+02:002010-05-02T10:54:24.821+02:00La Regina ScalzaVia Tevere 18 - Pontecagnano Faiano(SA)<br />Tel. 089/848156 - Chiuso la domenica<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : la pizzeria si trova all'inizio del corso principale di Pontecagnano (proveniendo da Salerno). Praticamente, appena superato il ponte sul fiume Picentino, girate a sinistra seguendo le indicazioni per il ristorante "Roxy", troverete la pizzeria nella stessa strada sulla destra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi. Prenotazione fortemente consigliata.<br /><br />Narra un'antica leggenda (riportata sia sul sito che sul menù della pizzeria) che una regina,<br />piuttosto annoiata della vita di corte, un giorno chiese al suo cuco di fiducia di prepararle<br />una pizza. Soddisfatta del risultato, si rese comunque conto che mancava un ingrediente<br />necessario a rendere la pietanza ancora più buona, e cioè l'allegria. Col regale consorte<br />quindi si travestì da popolana e si recò in una pizzeria dove, dopo aver mangiato e forse<br />anche bevuto, si abbandonò alle vorticose danze togliendosi le scarpe. Tutti la riconobbero,<br />ma fecdero comunque finta di nulla, pur di regalarle una serata di divertimento popolare.<br />Chissà cosa succerebbe oggi se il nostro re-nano si presentasse in pizzeria con una delle sueaccompagnatrici. Di sicuro, si creerebbero due fazioni ben distinte, una che a stento tratterrebbe i conati di vomito per la sua presenza, ed un altra che si ammazzerebbe pur di avvicinarlo pur di stringergli la laida mano. E voi dove vi porreste?<br />Ma parliamo d'altro, va. "La Regina Scalza" è una bella ed elegante pizzeria situata alle porte di<br />Pontecagnano. Ricavata all'interno di una struttura abbastanza antica (a testimoniarlo ci sono imponenti muri di pietra a vista) la pizzeria si presenta molto elegante, a partire dalle sedie e dai tavoli in solido legno. Ci accomodiamo ed ordiniamo subito gli escargot, che anche qui, come nella vicina "Basculla" sono dei croissant di pasta di pizza ripieni di ricotta e verdura. Onestamente, non so dire chi li faccia più buoni perchè anche questi sono squisiti!<br />Proseguiamo ordinando due pizze, una classica siciliana con melanzane a funghetto ed una buonissima margherita con mozzarella di bufala, davvero buonissima. Chiusura con una magistrale ed ipercalorica coppa regina, con crema, panna, amaretti sbriciolati, sciroppo al cioccolato e chicchi di caffè. In pratica una bomba. Conto totale di 27 euro comprese le bibite (acqua e birra alla spina da 0.40). Soldi ben spesi per tanta qualità, tenete però presente che, a differenza della regina, voi non potrete ballare.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-87617236303667162662010-04-02T19:10:00.000+02:002010-04-02T19:11:14.106+02:00Cantinella San Leo<span style="color: rgb(0, 0, 0);">Via Gaetano D'Amico 52 - Molina di Vietri sul mare (SA)</span><br />Tel. 081/5183080 - Chiuso la domenica ed il lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : da Salerno, prendete la statale 18 (quella che tutti chiamano "Nazionale") e proseguite in direzione di Cava de' Tirreni. Poco dopo la pizzeria "Due Fratelli" girate a sinistra seguendo le indicazioni per "Molina". Parcheggiate lungo il fiume e chiedete dove si trova il locale a quelli che passano la serata fuori al bar.<br /><br />Non tutti i mali vengono per nuocere, oppure, come direbbe mio padre, per Nocera. Un sabato mattina, mio malgrado, mi trovo dal ferramenta per acquistare alcuni articoli per la risoluzione di piccole incombenze domestiche ed, al momento di pagare, trovo nei pressi della cassa il biglietto da visita di questo ristorante di cui ancora non avevo sentito parlare, la "Cantinella San Leo" di Molina di Vietri. Una rapida googlata mi rivela parecchi feedback positivi, così decido che una visita è d'obbligo (in realtà ci sarei andato anche senza feedback). Arriviamo quindi alla tristemente famosa frazione Molina di Vietri e cerchiamo il ristorante, che si trova leggermente defilato in una stradina alla sinistra del fiume (guardando verso il mare). Entriamo, ed il simpatico cameriere ci fa accomodare sotto una finta finestra dalla quale penzolano un paio di calzini. Ci sediamo, e ci viene spiegato come funziona il locale : in pratica, trattandosi di una cantina, non c'è bisogno di ordinare subito, ma si ha tutto il tempo di assaggiare la sfilza di antipasti che arrivano senza soluzione di continuità dalla cucina. Consegnataci quindi la nostra fiaschetta di vino da mezzo litro, vediamo arrivare un bel tagliere con fiore sardo, salame paesano e tarallucci. Neanche il tempo di finirli e arriva un secondo piatto con due bocconcini, olive nere e pomodori conditi con olio, origano, sale e basilico. Credete sia finita? Nemmeno per scherzo!Continuando con le golosità, apprezziamo un bel piatto con gateau di patate, calzoncini al forno con ricotta, frittate ripiene di verdura, zucchine alla scapece e melanzane fritte. In più, una bella zuppa di fagioli cannellini con salsiccia, salsiccia, prezzemolo e peperoncino, con due belle fette di pane tostato. Chiusura (degli antipasti) con patate, melanzane e zucchine arrostite con olio e aceto, davvero ottime. Ottimi anche i dolci(pasta frolla con marmellata e dolci alla pasta di mandorla), serviti su di un tagliere con due bicchierini a forma di boccale e con la bottiglia di limoncello portata direttamente in tavola. Ci sarebbero stati anche diversi primi e secondi da provare (sia di terra che di mare), ma sarà sicuramente per un'altra volta.<br />Conto risibile di soli 30 euro per tutto ciò che avete letto sopra. Da provare, assolutamente.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-56458024898726088432010-03-20T16:12:00.001+01:002010-03-20T16:12:23.140+01:00BoletusVia Zambrano 189 - Siano (SA)<br />Tel. 081/5183080 - Chiuso il lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : onestamente non ne ho la più pallida idea perchè mi ci hanno portato, comunque<br />dovreste uscire dall'A30 al casello di Castel San Giorgio e poi proseguire in direzione di Siano (trovate le indicazioni). Il locale si trova al principio del comune di Siano, quindi praticamente alla fine di Castel San Giorgio.<br /><br />A metà strada fra la valle dell'Irno ed la piana nocerino-sarnese sorge il paese di Siano,<br />adagiato ai piedi dei monti Le Porche, Iulio e Bosco Borbone, ricchi di delizie fra cui<br />appunto i funghi, che danno il nome al ristorante di cui andremo tra poco a parlare.Il "Boletus" è un ristorante a conduzione prettamente familiare (il padre raccoglie i funghi<br />in montagna, la moglie cucina e la figlia serve in tavola) ampio ma allo stesso tempo<br />accogliente grazie alla simpatia dei titolari. Ci accomodiamo e cominciamo come sempre<br />con l'antipasto della casa, che qui è davvero da guinness : si parte con bruchette ai<br />pomodorini e con 'nduja fatta in casa, bocconcini, prosciutto, capicollo, pancetta, salame,<br />poi un mega-piatto di melanzane grigliate, zucchine alla scapece e peperoni a filetto.<br />Quando credevamo fosse finita, arrivano due piatti con polpettine di porcini e verdure,<br />ed un piatto di patate (non surgelate) fritte con pezzettoni di porcini. Un antipasto da<br />ricovero, e da buco in più sulla cintura. Per stavolta niente secondo, ma bensì l'ottima<br />pasta alle sette P (pasta, patate, pancetta, provola, prezzemolo, porcini, pepe) preparatacon la straordinaria pasta mista che ben si sposa con tutti i legumi e le verdure in genere.Strepitosa senza mezzi termini, ma talmente abbondante da non essere terminata (complice<br />il mega-antipasto). Il conto è di 84.50 euro per 4 antipasti, 4 primi, 1 bottiglia di vino,<br />1 di coca cola, acqua, coperto e dolce. C'è anche la pizza, e la certezza che il cibo vi uscirà<br />dagli occhi se non siete abituati a mangiar tanto. Complimenti allo staff del Boletus!antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-80536682477116933792010-03-20T16:11:00.000+01:002010-03-20T16:12:01.444+01:00Il FienileVia Lago Lucrino 9 - Picciola di Pontecagnano Faiano(SA)<br />Tel. 089/203204 - 331/8678637 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dalla litoranea di Pontecagnano, proseguite in direzione sud fino alla traversa di fronte al lido Europa Europa. Imboccatela e dopo circa 800 metri troverete il locale alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.<br /><br />Se il famigerato aereoporto "Costa D'Amalfi" stenta a decollare, per fortuna nei suoi paraggi c'è una struttura abbastanza nuova che cerca di farsi spazio nel seppur affollato mondo della ristorazione pontecagnanese. Stiamo parlando dell'agriturismo "Il Fienile", che immagino abbia aperto i battenti da poco. Ne sono venuto a conoscenza tramite alcuni manifesti notati<br />dalle parti del Carrefour, ma non ne sapevo l'esatta ubicazione. Così un pomeriggio, con la macchina di un mio amico da poco passato al gpl, decidiamo di andarne alla scoperta, senza esito purtroppo (il perchè è presto detto : il viaggio di scoperta lo facemmo di martedì pomeriggio, quando il locale è chiuso così come l'insegna è spenta). Sabato sera marzolino, prenotiamo, ed arriviamo in quel di Lago Lucrino. Per fortuna non dobbiamo attendere (il che non è scontato : capita spesso di aspettare nonostante la prenotazione). Ci accomodiamo quindi ad un tavolino in fondo alla sala (unica pecca, il televisore acceso) ed ordiniamo senza pensarci troppo su l'antipasto della casa. Ragazzi miei, quanta roba! Si parte con una piatto di carciofi ripieni, delicati e teneri, per poi continuare con gateau di patate, peperoni a filetto, zucchine alla scapece, frittelline di alghe, oltre agli immancabili bocconcini con ricotta, ed ancora olive, capocollo, pancetta e prosciutto. Insomma, quanto basta per mettere ko chiunque, ma noi imperterriti continuiamo ordinando anche un bel piatto di misto carne cotto alla brace (pollo, vitello e salsiccia), senza insalata che se no ci appesantiamo. Chiusura di pasto con il dolce "Pan di stelle", fatto appunto con i famosi biscotti della Mulino Bianco, nutella e tanto zucchero a velo. Conto di soli 70 euro per 4 antipasti, 2 secondi, 1 contorno, 2 dolci, acqua vino e coperto. Da ritornarci, anche per provare i primi. C'è anche la pizza cotta nel forno a legna proprio davanti ai vostri occhi, ed il karaoke il venerdì sera (o la domenica, non ricordo bene).<br /><span style="font-style: italic;"> </span>antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-30123462757810755972010-03-20T16:10:00.002+01:002010-03-20T16:11:38.078+01:00La BascullaVia Roma 25 - Pontecagnano Faiano (SA)<br />Tel. 089/849030 - Chiuso il lunedì<br />Tipo di cucina : pizzeria/stuzzicheria<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : è molto semplice giunger a "La Basculla", vi basta uscire dalla tangenziale allo svincolo "Pontecagnano" e poi girare subito a destra, superate il bowling e troverete dopo poco il locale alla vostra sinistra. Di fronte c'è il parcheggio con, ahimè, annesso parcheggiatore.<br />"La Basculla" è una famosa pizzeria che si trova alle porte di Pontecagnano, poco dopo il<br />bowling e prima del passaggio a livello. Prende nome dall'antica bilancia usata nei suoi<br />locali un tempo adibiti al commercio della frutta. Tale bilancia è ancora lì presente, ma<br />non è di storia del commercio che intendiamo parlare in questa recensione.<br />La pizzeria si presenta parecchio ampia, con soffitto in legno e pietra alle pareti, che<br />conferiscono al locale una calda atmosfera. Facciamo visita alla pizzeria in un tranquillo<br />venerdì sera, in modo da evitare la calca del sabato (che in questo locale si nota già dalla strada. Che qualcuno lo spieghi che si può uscire anche durante la settimana). Ci accomodiamo e<br />ordiniamo i celeberrimi escargot (una sorta di cornetti) di pizza ripieni con broccoli e ricotta, squisiti e leggeri. Proseguiamo quindi con due pizze, una diavola ed una siciliana, dallo spessore giusto ed ottime al palato, in special modo la diavola con delle mezze ciliegine di mozzarella sparse a far compagnia al salame piccante. Chiudiamo con una cialda con ricottina alle noci spolverata da zucchero a velo, anch'essa ottima. Conto di 28 euro per 6 escargot, 2 pizze, 1 dolce, 1 acqua ed una birra media alla spina. Tutti ben spesi e meritati.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-75107288265620703152010-02-27T14:06:00.001+01:002010-02-27T14:06:34.210+01:00Hostaria TipitecaVia F. Sorrentino - Annunziata di Cava De' Tirreni (SA)<br />Tel. 089/561887 - Chiuso il martedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/alta<br />Valutazione complessiva : 3/5<br /><br />Come arrivare : da Salerno, arrivate a Cava De' Tirreni dalla statale 18, superate la piazza all'ingresso del paese e girate a destra in direzione della stazione. Poco prima di essa girate a destra in direzione della frazione Annunziata, oppure seguite le indicazioni per arrivare al ristorante "La Baita". Troverete il locale in una curva, parcheggiate senza abusivi lungo la strada. Attenzione ai grossi pini, secondo me fra poco cadono.<br /><br />Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in "Palombella Rossa". Quindi, perchè chiamarsi<br />brasserie quando si offrono ai clienti solo due marche di birra? Ma ancor più importanti<br />delle parole sono i numeri, specie quando si fa ristorazione ed i numeri riguardano<br />la data di scadenza di una bevanda. Se siamo al 20 febbraio, perchè me se servi una scaduta<br />esattamente tre settimane prima?<br />Ma procediamo con ordine. E' un piovoso sabato sera e, scegliendo dal Memo, decidiamo ditestare quest'hostaria/brasserie della frazione Annunziata. Prenotiamo, arriviamo, ma<br />nonostante ciò dobbiamo aspettare circa mezz'ora per avere, in quattro, un tavolo minuscolo<br />dove non tutti i commensali posso allargare le braccia per usare le posate, oltre ai camerieri<br />che passano incessantemente a due centimetri dal piatto.<br />Ordiniamo l'antipasto della casa, con salumi, bocconcini ed olive, oltre ad altri tre piattini<br />con baccalà con olive, carne di maiale con popacelle e vedure fritte. C'è anche un buon pezzettino<br />di parmigiana di melanzane. Ordiniamo poi due pizze, una quattro stagioni ed una margherita, entrambe ben cotte e gustose, ed una Lowenbrau (visto che l'alternativa era una Nastro Azzurro). Peccato che solo dopo averla bevuta ci accorgiamo che era scaduta da ben tre settimane. Almeno, non ce la mettono nel conto.<br />Passa invece ampiamente l'esame la tagliata con rucola ed aceto balsamico, tenera da sciogliersi in bocca e con pochi nervi. Andiamo via senza dolce (meglio fermarsi per la strada alla nuova sede de "La Zeppola D'Oro"), e paghiamo il conto di 46 euro per un antipasto, due pizze, una tagliata, un bicchiere d'aglianico, acqua pane e coperto. La birra scaduta è stata invece gentilmente offerta dalla ditta.<br />Comunque un bel locale, non c'è che dire.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-83240989325728051872010-02-20T18:12:00.002+01:002010-02-20T18:13:22.999+01:00Addà Zì VicenzaVia Nuova piazza Sabino 15 - Banzano di Montoro Superiore(AV)<br />Tel. 0825/597208 / 348/2759528 - Chiuso il lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : da Salerno, prendete la superstrada per Avellino ed uscite allo svincolo di<br />Montoro Superiore. Girate poi a sinistra in direzione Banzano, cercate di attraversare<br />indenni i vari tornanti non illuminati, arrivate in centro in una piazzetta di recente<br />costruzione, lì troverete il ristorante. Parcheggiate lungo la strada gratuitamente<br />nelle strisce bianche.<br /><br />In oltre cento recensioni scritte, questa è solo la seconda volta che mi sono trovato a<br />testare un ristorante senza saperne assolutamente nulla, ed anche stavolta si è trattato<br />di un ripiego. Arriviamo difatti a Banzano speranzosi di poter cenare da "Al fungo velenoso"che Facebook ci assicurava essere aperto di giovedì sera, mentre invece troviamo le porte<br />desolatamente chiuse. Ma di fronte al ristorante chiuso una gentil donna ci indirizza<br />al ristorante oggetto della presente recensione, sottolineando che anche lì si mangia bene.<br />Le sue parole verranno ampiamente confermate poco più tardi. Come dicevo prima, è un triste<br />giovedì sera sanremiano e santoriano, e forse per questo il locale è praticamente vuoto al<br />nostro arrivo. Ci accomodiamo nell'ampia sala ed il simpatico e loquace schef prende le nostre ordinazioni. Anche qui niente menù, ma poco importa. Iniziamo con l'antipasto della casa, con un ottimo purè di patate con porcini, bruschette con pomodirini e con i porcini, melanzane grigliate, crocchettoni fatti in casa, bocconcini e salumi vari, abbondante e più che sufficiente per due persone. Continuamo con un buon piatto di pappardelle ai porcini, anche se avrei preferito la pasta mista con ceci e porcini che mi era stata prospettata al principio (i ceci erano finiti!). Per secondo una bella bistecca alla brace grossa come un lenzuolo e, al posto del dolce che anche qui non c'è, prendiamo un bell'ananas con sciroppo d'amarena. Conto totale di 35 euro per<br />antipasto, primo, secondo, frutta, acqua e vino, soldi ben spesi per tanto ben di dio. C'è anche la pizza.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-2099247638774244872010-02-20T18:12:00.001+01:002010-02-20T18:12:42.809+01:00Da GiovannaPiazza Maddalena 4 - Torello di Montercorvino Pugliano(SA)<br />Tel.089/867827 - 335/ 5453607 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 4/5<br /><br />Come arrivare : potete arrivare al centro di Montecorvino Pugliano dal centro di Faiano,<br />girate poi a destra, superate la frazione di Santa Tecla e poi proseguite in direzione<br />di Montecorvino Rovella, mantenendovi sulla Strada Provinciale 28. Troverete dopo poco il<br />ristorante alla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.<br /><br />Siamo nel cuore dei Picentini, uno dei miei "buen retiro" preferiti quando ho voglia dicose genuine e sapori veraci. Era da parecchio che volevo visitare il ristorante<br />"Da Giovanna", ma non ne avevo mai avuto il tempo, così in un piovoso sabato sera<br />ci dirigiamo verso la caratteristica frazione di Torello per provare il suddetto locale.<br />Entriamo, e subito ci si parano dinanzi un pro ed un contro : il pro è l'enorme brace<br />che campeggia regale al centro del locale (e presso la quale ci accomodiamo per trovare<br />un pò di tepore), il contro è il triste karaoke sabatino che per fortuna è relegato in un<br />angolo lontano dal nostro tavolo. Le ordinazioni ci vengono prese subito, senza dare<br />nemmeno un'occhiata al menù (che fralaltro non ci viene nemmeno portato). Scegliamo quindi<br />come d'abitudine l'antipasto della casa, che qui è composto da prosciutto tagliato spesso,<br />popacelle piccanti, olive nere, salame, pancetta, bocconcini e caciotta. Sicuramente qualche<br />verdura in più non avrebbe guastato. Per primo scegliamo un buon piatto di ravioli al sugo,<br />fatti in casa, ricoperti da una generosa grattata di formaggio, un vero leit-motiv dei<br />ristoranti della zona. Continuamo ordinando un arrosto misto di carne (salsicce, costarizzee pollo) cotto proprio sulla grossa brace alle nostre spalle. La cottura però non è delle<br />migliori (sopratutto il pollo) così siamo costretti a far ritornare la carne sulla brace.<br />Il sapore, una volta finita la cottura, è comunque buono. Vorremmo chiudere con un bel dolce,<br />ma purtroppo il locale ne è sprovvisto, cos' finiamo il desinare con un limoncello. Conto<br />di soli 25 euro per un antipasto, un primo, un secondo, pane, vino (discreto rosso della casa), e limoncello.<br />"Da Giovanna" è un ristorante sicuramente da consigliare, ma che dovrebbe osare un pò di più, sia nelmenù che nel servizio, per poter ancor di più valorizzare gli interni che lo ospitano (davvero molto belli). C'è anche la pizza.<span style="font-style: italic;"><br /></span>antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-27758847695481884622010-01-28T19:07:00.001+01:002010-01-28T19:07:46.564+01:00La FrestolaVia Solferino - Pontecagnano Faiano (SA)<br />Tel.: 089/201085 - 089/201920 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : sebbene il modo più rapido per arrivare a Faiano sia quello di utilizzare il nuovo svincolo autostradale di Pontecagnano sud, è più semplice uscire dalla tangenziale e salire subito dopo il cinema Italia, in direzione appunto di Faiano. Arrivati lì, seguite le indicazioni per Montecorvino Pugliano, troverete il locale dopo poco alla vostra sinistra, presso un ruscelletto che si chiama anch'esso Frestola. Ampio parcheggio senza abusivi.<br /><br />Altro che primavera ed estate. Questa è davvero la bella stagione. Freddo intenso almattino ed alla sera, le feste sono finite da un pezzo e manca ancora un pò per le due<br />fesserie di San Valentino e carnevale. Quindi queste sono le serate ideali per ritrovarsi<br />attorno ad un bel tavolo per una bella scorpacciata di sapori autentici assieme ai propri<br />amici, in un ristorante fatto apposta per queste cose come "La Frestola". Nonostante sia un<br />semplice giovedì di una splendida e stellata serata di gennaio, il locale è abbastanza<br />gremito a causa di un compleanno e di altre persone che sono lì a cena.<br />Entriamo e ci accolgono le due "L" del ristorante, Lilli e Lisa, rispettivamente cane<br />pechinese e cameriera. Neanche il tempo di sedersi e prendere le ordinazioni che subito arriva<br />un bel piatto pieno di ottime bruschette con pomodoro a pezzetti, poi l'antipasto, con bocconcini,<br />ricotta e scamorza, salumi vari e giardiniera (per i pochi che non lo sapessero, si tratta<br />di verdure sott'olio o sott'aceto) con olive. Visto che l'appetito vien mangiando (e che appetito!) ordiniamo non uno ma bensì due assaggi di primi, che come porzioni sono tutt'altro che assaggi. Optiamo per un piatto rosso ed uno bianco, quindi largo (e larghi lo sono davvero) a ravioli al sugo e tagliatelle ai porcini. L'unica pecca è che entrambe le pietanze arrivano assieme, quindi i ravioli risultano un pò freddi, ma dinanzi alla loro bontà si dimenticatutto. Alla fine del secondo round (i primi) lo stomaco chiede pietà, ma non essendo propriamente delle educande continuamo con un bell'arrosto misto di salsicce, costatelle e pollo, ed un'insalata mista, giusto per rimanere leggeri. Le bottiglie di rosso della casa vanno via come l'acqua (che qualcuno abbia fatto il miracolo?), e arriviamo così alla fine del pranzo suggellata da quattro bottiglie di digestivi portate direttamente in tavola (mirto, finocchietto, grappa, melannurca).<br />Conto ridicolo di soli 60 euro per 2 antipasti, 8 assaggi di primo, bruschette, due bottiglie di vino, una di acqua, due arrosti misti con contorno e liquori. Dove trovare così tanta sostanza a così basso prezzo? Last but not least, nel caso abbiate mangiato (ma soprattutto bevuto) troppo<br />sappiate che al piano di sopra c'è un ampia disponibilità di stanze a soli 20 euro a notte, compreso scaldino e caffè al risveglio.<br />Ah, il segno di un'estate che vorrei potesse non venire mai!antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-46498358368026433482010-01-19T19:09:00.003+01:002010-01-19T19:55:30.159+01:00I FollettiVia Leucosia 97 - Salerno<br />Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.<br /><br />Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.<br />Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.<br />Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-77732693950951886102010-01-03T18:50:00.000+01:002010-01-03T18:51:04.664+01:00Da SettimioVia R. Rocco, 46 - Serino (AV)<br />Tel. 0825/594998 - Chiuso il Mercoledì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dallo svincolo autostradale di Serino girate a sinistra e proseguite verso il monte Terminio fin quando non trovate le indicazioni per Giffoni Valle Piana. Superate il viale alberato ed alla fine girate a sinistra. Proseguite per circa 700 metri fino a trovare il ristorante sulla vostra destra, ben visibile grazie ad un'insegna luminosa. Si parcheggia in uno spiazzo al di sopra del locale o se non c'è spazio lungo la strada. In ogni caso non ci sono abusivi.<br /><br />Benvenuti nel 2010. Anche voi, come Vasco Brondi, vi state chiedendo "Cosa racconteremo di questi c...o di anni zero"? Io le mie cose da raccontare ce le ho, e sono almeno tre. 1)La guerra non è finita, al contrario di come diceva una delle canzoni più belledel decennio. 2)Internet ha radicalmente cambiato le nostre vite. 3)La democrazia, se mai c'è stata, in Italia è andata definitivamente a farsi benedire. Per fortuna, in questo clima di tristezza cosmica da inizio anno, arriva il mercato a propinarci i saldi. Così, dopo la prima uscita di acquisti in quel di Avellino, ci fermiamo per una pausa ristoratrice in quel di Serino, al ristorante "Da Settimio", consigliato dall'ottimo blog "<a href="http://laforchettadimontoro.wordpress.com/">La Forchetta di Montoro</a>". Il locale è davvero casereccio, piccolo e raccolto, con due sale, una più ristretta appena entrati ed una più ampia situata dopo una breve rampa di scale. Ci accomodiamo fortunatamente senza aspettare, nonostante sia sabato, e ordiniamo subito l'antipasto omonimo e le bevande (come sempre vino rosso e acqua liscia). Il servizio è abbastanza veloce, così dopo pochi minuti ci arriva un bel piatto di bocconcini e ricotta con prosciutto, pancetta, salame e capicollo, e poi altri 4 piatti con rispettivamente peperoni a filetti, mallone, insalata di fagioli e mais, bruschette, una pizzetta con la melanzana al posto della pasta, ed un piattino di frittelle di alghe. Tutto buono ed abbondante, più che sufficiente per due, nonostante avessimo chiesto solo una porzione. Per la scelta del primo ci affidiamo<br />al consiglio del cameriere che ci propone un bel piatto di ravioli ai porcini, squisiti, con la ricotta che si scioglie in bocca, resi ancora più deliziosi da una generosa spolverata di parmigiano. La botta finale arriva con lo strepitoso cartoccio di carne di maiale con patate e pomodorini, cotto al forno e racchiuso in un foglio di carta stagnola. Buonissimo e straconsigliato, soprattutto i pezzettini di maiale bruciaticci che si attaccano al foglio di alluminio.<br />Dolce chiusura con una porzione di tiramisù fatto in casa (così come i ravioli e le altre pietanze), conto di soli 27 euro per un antipasto, mezzo litro di rosso, acqua, due coperti, un primo, un secondo ed un dolce (non presente nel conto, omaggio o dimenticanza?). E buon 2010.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-14473993161917466862009-12-15T21:21:00.002+01:002009-12-15T21:49:05.574+01:00Antica Masseria SguazzoVia Dello Statuto 3 - Pontecagnano Faiano (SA)<br />Tel. 334/8008955 - Aperto il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato sera e la domenica a pranzo, oltre ai giorni festivi.<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dalla statale 18, superate l'abitato di Pontecagnano ed alla rotonda del caseificio Taverna Penta prendete le indicazioni per Faiano. Superate il seminario metropolitano "Giovanni Paolo II" fino ad arrivare alla traversa di via dello Statuto, che troverete alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.<br /><br />Di una cosa potete essere certi, se venite all'"Antica Masseria Sguazzo" e per un qualsiasi motivo doveste sentirvi male, siete nel posto giusto, trovandosi accanto al locale la sezione operativa, con tanto di ambulanze e personale paramedico, dell'associazione di volontariato Pegaso. Ma non voglio intristirvi con tristi presagi (se avete la r moscia saltate le tre parole precedenti), pertanto<br />tuffiamoci nelal descrizione di questo nuovo ristorante. L'"Antica Masseria Sguazzo", è, appunto, antica, situandosi in una struttura completamente messa a nuovo risalente al 1820. Talmente messa a nuovo e caratterizzata da lavori in corso che una volta arrivati ci abbiamo messo non poco a capire da dove si entrasse. Il locale è abbastanza ampio, con una profonda sala centrale e alcunitavoli un pò più defilati sulla sinistra. Ci accomodiamo e notiamo dal menù che qui è possibile anche mangiare la pizza, ma come sempre preferiamo fiondarci subito sull'ottimo antipasto, abbastanza classico con bocconcini, posciutto, capicollo, zucchine/melanzane e<br />zucca grigliate, oltre ad una fettina di focaccia ripiena con ricotta e peperoni ed un pezzetto di parmigiana. Per rimanere leggeri saltiamo a piè pari i primi di terra, per scegliere un ottimo maialino da latte al forno con patate al forno ed una bistecca di vitello con porcini.<br />Buoni tutti e due i piatti, così come il vino della casa ed il pane. Chiusura con una porzione di torta di biscotti bagnati con ricotta e scaglie di cioccolata, caffè e conto di 70 euro per 4 antipasti, 3 secondi con contorno, mezzo litro di vino, 2 bottiglie di acqua naturale, 1 dolce e 3 caffè. Prezzi onesti per un onesto sabato sera. E l'assistenza sanitaria è compresa nel prezzo.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-4078376395134873092009-12-06T11:19:00.001+01:002009-12-06T11:19:37.525+01:00Gusto E SaporiVia Gaspare 8/10 - Salerno<br />Tel. 089/2856815 - Chiuso il martedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : il ristorante si trova nella salita difronte alla chiesa del Carmine, quindi cercate posto nei dintorni che di solito la sera non è difficile trovarne.<br /><br />Mi raccomando, a cena finita non vi scappi di pronunciare "Madonna del Carmine, quanto ho mangiato", che la santa riposa lì a due passi e potrebbe sentirvi. Siamo appunto nel quartiere Carmine, in un mercoledì sera autunnale rischiarato dalle famigerate luci d'artista. Il locale è piccolo e raccolto, ed evidentemente gestito da un fan del Vasco nazionale, visto che per tutta la cena bisogna sorbirsi storie improbabili di vite spericolate e Sally che capisce troppo. Il locale offre anche pizze d'asporto e menù a prezzo fisso a pranzo. Ci accomodiamo e coadiuvati dal simpatico cameriere ordiniamo l'antipasto degustazione della casa, che sembra non finire mai : zucca grigliata, zucchine alla scapece, involtini di pancetta, parmigiana di melanzane, tortini di verdure, carciofi, mortadella arrostita, oltre a deliziosi formaggi e salumi, un buon carpaccio di bresaola e grana e dei crostini serviti con quattro tipi diversi di miele. Maestoso, senza mezzi termini. Proseguiamo con un piatto di scialatielli pesto e vongole, deliziosi e ben cotti, ed un piatto di straccetti di vitello in salsa di porcini, che per le enormi porzioni delle portate precedenti lasciamo a metà. Ma il dolce ci vuole sempre, anche se stavolta non si tratta di una piccola porzione ma bensì di un intero piatto di zeppoline calde, profiterol al cioccolato e torta cubana, da far saltare la glicemia alle stelle. Bicchierino di meloncello e conto di 50 euro, di certo non pochi ma in linea con la media cittadina per un antipasto,un primo, un secondo, dolce, liquore, bevande e coperto. Però, Madonna del Carmine, che mangiata!antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-49006608668365113762009-12-06T11:18:00.002+01:002009-12-06T11:19:13.639+01:00Il CasareccioVia Allende 64 - Baronissi(SA)<br />Tel. 347/3779341 - Chiuso il lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite allo svincolo Lancusi e proseguite in direzione Baronissi. Il locale è facile da trovare, si trova al piano terra di una nuova costruzione posta proprio difronte all'entrata del plesso universitario di Baronissi.<br /><br />Dici "casereccio" e subito ti vengono in mente ristoranti con le tovaglie a scacchi rossi e bianchi, caraffe di vino paesano e salame tagliato spesso. Non è sempre è così, ma il locale in questione si merita appieno tale appellativo. Ci troviamo a pochi passi dal centro di Baronissi e a pochi metri dallo svincolo autostradale. Il locale è aperto da poco (o alemo credo), ed è stato un vero peccato<br />non averlo scoperto prima. E' sabato, ed avendo prenotato troviamo posto subito, giusto il tempo di apparecchiare. Ci accomodiamo, ordiniamo le bevande (stavolta mezzo litro di rosso perchè non guido!) e, come da prassi consolidata, il regale antipasto del ristorante. Mallone, parmigiana, zuppa di fagioli, castagne e porcini, torte rustiche e vedure grigliate, una goduria per la vista ed il palato. Proseguiamo con un superabbondante piatto di strascinati ai sapori del bosco, con pomodori, porcini e salsiccia, e una porzione di arrosto misto (maiale, vitello e salsiccia) accompagnato da una buona insalata mista. Chiusura con una delizia ai frutti di bosco e meloncello (sempre perchè non guido) e conto di soli 29 euro per tanto ben di dio ed una cucina davvero casereccia, un servizio veloce e tanta cortesia. Consigliato, ma mi raccomando<br />di prenotare sempre.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-77053626444208061032009-12-06T11:18:00.001+01:002009-12-06T11:18:46.733+01:00Nido Del FalcoVia Casignano - Pellezzano(SA)<br />Tel. 089/361016 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : da Salerno, uscite dalla tangenziale a Fratte e prendete la statale 88 in direzione Baronissi. Arrivati alla frazione Aiello, dopo una doppia curva noterete alla vostra sinistra un cartello che indica il locale. Proseguite in tale direzione, superate il passaggio a livello e dopo poco troverete il locale alla vostra sinistra.<br /><br />Lissù, dove osano le aquile. Ma forse a Pellezzano hanno spesso osato anche i falchi, tanto da costruirci pure un nido, e tanto da dare il nome anche ad un ristorante. Ci troviamo appunto nella simpatica cittadina della valle dell'Irno che già in passato ci aveva deliziato con numerosi ristoranti (Ceraunavolta, Il Girasole, Le Piramidi) per aggiungere al carniere (parlando di uccelli...) un altro ottimo ristorante. Il "Nido Del Falco" è un piccolo e raccolto locale ricavato all'interno di una villetta. Pochi tavoli, luci soffuse, forno per le pizze bene in vista e cucina fortemente radicata al territorio. Ci accomodiamo dopo una ventina di minuti d'attesa, nonostante la prenotazione (si sà, il sabato è carogna) ed ordiniamo per prima cosa il vino della casa, poi l'antipasto misto davvero squisito e dalla composizione classica, e cioè mallone, fagioli con salsiccia, melanzane e zucchine grigliate sott'olio, torte rustiche, polpette e gli immancabili salumi e formaggi, oltre ad un ottima mozzarella, e delle buone bruschette al pomodoro.<br />L'antipasto è davvero abbondante e, ça va sans dire, bastevole per due persone, così decidiamo di saltare l'ordine delle carni per concentrarci su un delizioso piatto di scialatielli porcini e ceci, questi ultimi ridotti in purea, con il prezzemolo che sta bene su tutto, come il prezzemolo. Non paghi, ordiniamo anche una porzione di ricotta e pere, e poi (paghi, col portafoglio in mano) chiediamo il conto che è di soli 27 euro per un antipasto, un primo, un dolce, bevande, pane e coperto. Decisamente consigliato, ma il sabato ricordate di prenotare.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-42341284911185670112009-12-06T11:17:00.000+01:002009-12-06T11:18:18.089+01:00Al ConvivioVia Roma 138 - Piano di Montoro Inferiore(AV)<br />Tel. 0825/503261 - Chiuso il martedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 3/5<br /><br />Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite a Montoro Inferiore e poi proseguite verso la frazione Piano, superate la traversa della stazione in direzione Salerno e troverete il locale alla vostra desta. Si parcheggia lungo la strada o nelle vie limitrofe, senza parcheggiatori abusivi.<br /><br />Il convivio, oltre ad essere un immortale opera di Dante, è anche un modo altisonante per descrivere un banchetto. L'etimologia, infatti, ci descrive il convivio come parola nata da "cum" e "vivere", cioè vivere assieme. E qual è il modo più bello di vivereassieme se non quello di mangiare? Tornando allo specifico, veniamo a parlare di questo carino locale consigliatomi da un gentilelettore di Facebook.<br />"Al Convivio" è un locale molto elegante strutturato su due livelli, il primo a piano terra che dà direttamente sul grande forno a legna per le pizze, ed il secondo al primo piano, più raccolto ed intimo al quale si accede dopo qualche rampa di scale.<br />L'arredamento è ispirato alla moda etnica, mentre le sedie sono in legno scuro e le pareti dipinte in ocra. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto, buono e diverso dalla normalità, che viene servito in un ampio piatto dove troneggia una cocottina con delle ottime polpettine di baccalà che galleggiano su un mare di cipolle stufate. A farle compagnia troviamo una fetta di polenta<br />ai funghi, una foglia di radicchio con pancetta, unos formatino di verdure, una frittatina ed una melanzana imbottita. Buono e fantasioso, come deve essere un antipasto. Proseguiamo con un primo di terra, e qui purtroppo le aspettative non vengono soddisfatte. I tagliolini al ragù di cinghiale (seppur enormi nella porzione) hanno un sapore troppo dolciastro, appesantiti<br />inoltre dall'abbondanza di alloro e mirto che coprono completamente il sapore del sugo. Con la tagliata porcini e grana, che qui viene servita su una pietra ollare caldissima direttamente in tavola in modo da continuare la cottura, le cose non migliorano affatto, essendo la carne davvero troppo cruda e un pò troppo nervosa. Cerchiamo di chiudere in bellezza con una sacher torte,<br />che non viene servita a fette ma sotto forma di pasticcino, ma purtroppo il dolce in questione si rivela essere duro e dal sapore neppure lontanamente riconducibile alla nota prelibatezza viennese. Conto di 37 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce e le bevande (due bicchieri di aglianico e l'acqua), non troppo alto ma poteva andare meglio. Forse è stata solo colpa del sabato.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-15451913955770202962009-11-14T11:40:00.000+01:002009-11-14T11:41:42.717+01:00Al PorticoVia G.Budetti 68 - Pontecagnano Faiano (SA)<br />Tel. 089/383538 - Chiuso il lunedì - aperto a pranzo<br />Tipo di cucina : braceria/pizzeria<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dall'uscita Pontecagnano della tangenziale proseguite in direzione del centro di Pontecagnano, superate il ponte sul fiume Picentino e poi prendete la prima traversa sulla destra (dove c'è la pizzeria Negri). Troverete il locale dopo poco sulla vostra destra. Il parcheggio c'è ed è all'interno della struttura, senza abusivi, ma nel caso fosse pieno poco più avanti c'è un enorme parcheggio pubblico gratuito.<br /><br />Per la serie "dove andare a mangiare il mercoledì sera tardi dopo il cinema che si paga poco e ci possono andare anche i pezzenti" vi presento questa new entry, che si trova nell'ormai storica location di via Budetti 68 a Pontecagnano (ex Galleon, ex New Tam Tam,ex boh?). "Al Portico" è una pizzeria-ristorante-braceria davvero molto elegante, ci si accomoda in sedie in corda di nylon e si cena in un ambiente forse un pò troppo illuminato ma comunque piacevole, sottolineato da due schermi che proiettano incessantemente sfilate di moda. Ci posizioniamo proprio di fronte alle due grosse braci per cuocere la carne, che qui sono a vista, mentre invece la cucina ed il forno a legna per le pizze sono un pò più defilati. Dal corposo menù (c'è di tutto, antipasti mare/terra, primi, secondi pizze e dolci) scegliamo un bel tagliere di salumi e formaggi, con prosciutto, salame, bresaola, pancetta, caciotte più o meno stagionate e al peperoncino. Proseguiamo con un bel piatto di ravioli ai porcini, solamente velati da pomodoro e prezzemolo e ripieni di morbida ricotta fresca. Approfittiamo quindi della brace alle nostre spalle per una deliziosa tagliata di entrecote argentina, servita calda in tavola su di un blocco di ghisa per poi essere adagiata nel piatto fra rucola, grana ed aceto balsamico. Buona, tenera, succosa e servita una volta tanto con dei coltelli che tagliano. Da bere un buon aglianico (un bicchiere, e non una bottiglia : pensate che pure i vigili adesso si sono messi a pazziare con i palloncini! Ma dove andremo a finire?) versato in un ampio calice e per chiusura di cena una porzione extra large di tiramisù fatto in casa, buono per davvero. Il conto è di 38 euro, per un tagliere, un primo piatto, entrecote, dolce, acqua vino e coperto. Abbordabile e pienamente meritato. Unico neo, l'attesa un pò troppo prolungata, ma credo che sia stata colpa della tavolata accanto a noi che festeggiava un compleanno. Consigliato, anche perchè a Milano per la stessa location e lo stesso cibo paghereste il doppio.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-12389724344352977292009-11-06T19:09:00.000+01:002009-11-06T19:10:24.662+01:00'A FuntanaVia San Leonardo 148 - Salerno<br />Tel.: 328/9157342 - Chiuso la domenica<br />Tipo di cucina : casereccia/marinara<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno prendete lo svincolo Ospedale, troverete il locale dopo pochi metri sulla vostra sinistra, subito dopo una piccola chiesetta ed in corrispondenza di una fontana. E' anche possibile arrivarci seguendo la viabilità ordinaria e cioè la statale 18 in direzione Pontecagnano.<br /><br />Mi è capitato spesso di uscire dal cinema con un certo languorino dovuto alla scarsa consistenza dei pop corn consumati fra una scena e l'altra, costosi come un pranzo medio al ristorante cinese e salati come le acque del Mar Morto. Per non impantarmi nei locali della zona fratelli Bandiera, a volte decido di spingermi un pò più in là, ma vuoi per l'orario,vuoi per la distanza del locale prescelto, mi capita spesso di trovare chiuso e di trovarmi a stomaco vuoto. Ma la soluzione c'è, e si chiama "'A Funtana". La trattoria "'A Funtana", si trova, guardacaso, di fronte ad una fontana, in una zona di grande passaggio fra l'ospedale Ruggi D'Aragona e San Giovanni di Dio (facevo prima a scrivere San Leonardo, ma sarebbe stato incorretto) e il mobilificio Aiazzone (provare per credere, ricordate? Comunque è morto). E' un buon ristorante da provare subito dopo il cinema, come dicevo pocanzi, grazie anche al nuovo sottopassaggio, e sappiate che qui si mangia solamente pesce. Chissà poi perchè, a guardar bene ha tutta l'aria di una trattoria dove troveresti dei piatti di terra, ma tant'è, Salerno è pur sempre una città di mare (inquinato). Entriamo dopo aver parcheggiato lungo la strada in divieto di sosta e, accompagnati dal corpulento proprietario, ci accomodiamo e ordiniamo l'antipasto di mare, finalmente diverso dai soliti polipi e gamberi marinati (che pure ci sono, ma non solo), con un ottimo assaggio di totani con patate e delle squisite seppie alla genovese, con tanta cipolla. Deliziose. Bruschette, vino e acqua ci traghettano verso il primo, che è ovviamente di mare, dei buonissimi paccheri con frutti di mare, e poi una saporita e leggera frittura di pesce con alici, triglie e calamari, tutti freschissimi. Purtroppo il dolce non c'è e tocca sopperire con un bicchiere di limoncello per addolcire il palato, conto di soli trenta euro per una leggera cenetta a due passi dalla città. Consigliato.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-57450105184288694612009-11-06T19:07:00.001+01:002009-11-06T19:09:29.769+01:00Club Amici Del PeperoncinoVia Altimari 13 - Salerno (Giovi)<br />Tel.: 333/8630906 - Chiuso : lunedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 3/5<br /><br />Come arrivare : premesso che per arrivare al locale si potrebbe anche sfruttare la nuova uscita dell'A3 di San Mango, il modo migliore per arrivare al ristorante è quello di uscire allo svincolo Pastena/Giovi della tangenziale di Salerno e seguire le indicazioni per il locale che iniziano già dal suddetto svincolo. Attenzione : per arrivare al parcheggio del locale è necessario percorrere una discesa parecchio ripida e stretta, durante la quale potreste essere costretti a tornare indietro per l'incontro con qualche vettura che procede in senso contrario al vostro.<br /><br />E' da un bel pò che mancavo dalle ridenti colline giovesi, sebbene mi fossi ripromesso di tornarci presto per testare un locale che mi era stato consigliato circa un anno fa, e cioè quello di cui ora vi vado a narrare. Il "Club Amici del Peperoncino" si presenta come un classico ristorante a gestione familiare (nel verosenso della parola : si mangia a due passi dalla cucina e sembra davvero di essere invitati a cena dal titolare/padrone di casa). Ci siamo capitati in un sabato sera dove, a nostra insaputa, il menù è fisso e non c'è possibilità di scegliere le portate. Poco male,per me non è un problema, a pensarci bene il menù nei ristoranti è da parecchio che non lo leggo, mi affido tranquillamente ai consigli del cameriere/maitre/titolare o chicchessia. Indi, anche stavolta ci accomodiamo in una sala più piccola rispettoalla principale, occupata da una festa privata, e serviti da due ragazzi evidentemente figli del titolare (o comunque parenti)ordiniamo le bevande e l'intero menù della serata. Si inizia come sempre dall'antipasto, molto ricco e saporito, con bocconcini,cappelle di fungo sott'olio, frittatine di zucchine, melanzane a funghetti, funghi sott'olio, salame a fette, capicollo e prosciutto.Sufficiente, direte voi, ma iniquo, essendo che nei tavoli accanto al nostro ho visto servire anche zucca sott'olio ed altri formaggiche evidentemente dovevano essere serviti anche a noi. Proseguiamo con i primi, davvero buonissimi, un tegamino di gnocchi alle patate con tantoformaggio fuso e un piatto di fusilli e ravioli, caserecci e fatti in casa come del resto tutte le pietanze che si servono in questo locale. Francamente le porzioni sono così abbondanti che non ce la sentiamo di proseguire con la carne, quindi ordiniamo solamente la buoan tortaal cacao della casa e l'amaro, anch'esso fatto in casa e servito in una brocca, con un coppino minuscolo per estrarlo. Tutto bene, direte voi?Ed inveve no : il conto, composto solamente da una cifra tonda tonda, 50 euro (che presumo sia il risultato di due menu a prezzo fisso da 25)ci viene sparato come se avessimo consumato tutto il menù, cosa non vera. Considerate poi che l'attesa è a volte snervante, e capirete il perchèdi questo inusuale 3/5.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-44741488545860904472009-10-06T11:40:00.000+02:002009-10-06T11:41:52.014+02:00Il Piacere Di...Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)<br />Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)<br />Aperto solo il venerdì, sabato e domenica<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.<br /><br />Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-78365521719091185722009-09-30T17:02:00.003+02:002009-09-30T17:10:43.580+02:00Sant'AlfonsoVia Sant' Alfonso, 6 - Furore (SA)<br />Tel.: 089 830515 - Chiuso : mai<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : da Salerno, percorrete la statale 163 fino a superare Amalfi, quindi proseguite per Agerola/Pogerola e poi per Furore. Arrivati in paese troverete le indicazioni per l'agriturismo che si trova sul versante di una montagna che affaccia direttamente sulla costa. Si parcheggia nello spiazzo sovrastante e si percorrono a piedi i circa 100 scalini che vi separano dalla struttura.<br /><br />Furore, che secondo alcuni prende nome dalla particolare intensità delle onde che si infrangono sulle sue coste, si trova più o meno a metà strada fra la città di Salerno e quella di Napoli, cioè fra due delle più popolate province d'italia. E allora mi chiedo com'è possibile che in una mitissima serata di inizio autunno in un grazioso agriturismo come il “Sant'Alfonso” gli italiani siano praticamente assenti (a parte noi?). Forse che inglesi, tedeschi e francesi siano più vicini alla costiera amalfitana, oppure semplicemente siano più sensibili al richiamo del bello? Mah. L'agriturismo in oggetto si trova al di sotto di un picco roccioso all'interno di un vecchio casale del 600 finemente ristrutturato, che si affaccaia direttamente sul mare. Grazie al clima ancora mite, è possibile ancora mangiare fuori, non godendo purtroppo a causa dell'oscurità del meraviglioso panorama che si offrirebbe ai nostri occhi. Ci accomodiamo ad un bel tavolo rotondo e dopo poco il gentile cameriere ci elenca verbalmente i piatti. qui si mangia di terra, vista anche l'altitudine, così iniziamo con l'antipasto misto di bocconcini e ricotta della vicina Agerola, fiori di zucca ripieni di mozzarella, carciofini sott'olio, pomodori secchi , torte rustiche agli spinaci, arancini di riso, calzoncelli alla ricotta, popacelle ripiene e prosciutto. in una parola, squisito. Proseguiamo con i primi, che qui cambiano spesso, e che stavolta sono gnocchi alla sorrentina e crespelle mozzarella e funghi porcini, entramb ottimi e abbondanti. Dolce chiusura con l'immancabile ricotta e pera (fatta in casa) e con una delizia al limone, mirto per digerire e conto di soli 35 euro totali. Ogni tanto, vale la pena fare qualche chilometro in più, anche perchè poi ci si può fermare a dormire in un posto meraviglioso dove l'unico rumore che sentirete sarà il vostro respiro.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-61136841659715241272009-09-30T17:01:00.001+02:002009-09-30T17:03:38.488+02:00Da SasàVia Degli Orti, 22 - Salerno (SA)<br />Tel.: 089/220330 - Chiuso il ?<br />Tipo di cucina : caserecci/marinara<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : il locale si trova nei pressi di Corso Vittorio Emanuele, quindi non pensate di trovare facilmente parcheggio nei paraggi. Potete provare al parcheggio del trincerone, o nelle strisce blu circostanti piazza Malta o direttamente nel parchegio sotterraneo della suddetta piazza.<br /><br />E' sempre un piacere scoprire che esistono dei ristoranti simili. Dei posti dove si viene accolti come amici, dove buona parte dei commensali sono degli habituè (ma non per questo vengono trattati meglio e prima degli altri) e dove si respira un'aria davvero conviviale. “Da sasà” è appunto un ristorante così, raccolto e ben gestito dal simpatico titolare. I più ricorderanno la vecchia sede di via Diaz, mentre ora siamo in via degli Orti, proprio dietro la banca “monte dei paschi di siena” sul Corso Vittorio Emanuele. Arrivati verso le nove il ristorante è già quasi pieno, ma nonostante ciò riusciamo a trovare un posto dove sedere. Appena accomodati ordiniamo acqua e vino della casa per poi tuffarci sull'antipasto di mare della casa, che è composto da un insalata di polipo fresca, alici impanate, frittelline di alghe calde calde e crocchette di patate. Dalla vasta scelta di primi scegliamo delle buone lagane ceci e cozze e un bel piatto di tubetti al coccio, cioè le gallinelle di mare, che ci vengono portate intere in un piatto a parte per poi essere unite alla pasta. Entrambi i primi sono più che abbondanti e ben cotti, ma c'è ancora lo spazio per una buona frittura di alici, triglie e calamari con qualche gambero a fare compagnia, senza contorno che non ce n'è bisogno, quando una frittura merita. Per dolce una porzione di cassata e come digestivo un bicchierino di limoncello. Conto di appena 40 euro per tanta freschezza in tavola, servizio veloce e cortese a due passi (reali) dal corso cittadino.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1224740001070700514.post-42460977822592839692009-09-19T20:18:00.000+02:002009-09-19T20:19:25.610+02:00Angolo MasuccioVia Masuccio Salernitano 45 - Salerno<br />Tel.: 333/6953085 - Chiuso il martedì e la domenica sera fino a giugno, da giugno chiuso la domenica a pranzo e il martedì<br />Tipo di cucina : casereccia<br />Fascia di prezzo : medio/bassa<br />Valutazione complessiva : 5/5<br /><br />Come arrivare : il locale si trova in una zona pedonale (non poteva essere altrimenti!), quindi il parcheggio è un pò problematico. In ogni caso, si può cercare parcheggio nei dintorni ricordando che nelle strisce blu si paga sino alle ore 21 esclusi i giorni festivi in cui la sosta è gratuita. Il ristorante si trova all'incirca all'altezza del bar Embarcadero.<br /><br />Prima premessa di carattere storico : Masuccio Salernitano era uno scrittore, di origine salernitana, il cui libro "Il Novellino", per il forte contenuto anticlericale,fu inserito ne l' "Index Librorum Proibitorum", l'elenco dei libri proibiti stilato dalla Santa Inquisizione. Una figura di stretta attualità quindi, viste le vicissitudini della libertà di stampa in Italia. Da questa figura storica prende il nome la via, parallela a via Dei Mercanti, che ospita l'osteria di cui andremo a parlare. Il ristorante in oggetto si presenta come un posto davvero molto raccolto, non più di tre tavoli al suo interno e qualcosa in più fuori, tempo permettendo. Essendo una serata un pò umida, decidiamo comunque di accomodarci all'interno, decisamente molto caratteristico. Il locale come dicevo ha pochi tavoli, e per razionalizzare gli spazi la cucina si trova ad un livello superiore al quale si accede da una scala a chiocciola. Ci accomodiamo e subito ordiniamo le bevande, acqua e vino rosso di produzione locale, poi partiamo con i deliziosi antipastiche una volta tanto esulano dal classico prosciutto e bocconcini. Su di un piatto troviamo infatti ben adagiate melanzane arrostite, un involtino di patate e mortadella, una frittatinadi cipolle rosse di Tropea, un mezzo peperone imbottito ed un medaglione di parmigiana di melanzane. Tutto ottimo, tutto delizioso, e nel piatto ovviamente non rimane nemmenouna briciola. Passiamo quindi al'ordinazione del primo, dal quale scegliamo un piatto povero, ma che se se fatto davvero bene risulta delizioso, lo scarpariello. Seconda premessadi carattere storico : lo scarpariello prende nome dall'usanza dei calzolai di preparare un piatto molto semplice e dall'esecuzione rapida durante le pause lavorative, usandospesso come ingredienti i pezzi di formaggio che la clientela meno abbiente usava come pagamento in natura. Lo scarpariello che potete assaggiare in questo locale è davvero ottimo,e talmente abbondante che un piatto basta e avanza per due, con tanto sugo e formaggio e una bella guarnizione di basilico che non guasta mai. Proseguiamo ordinando una deliziosa salsiccia alla brace con provola, cotta al punto giusto e succosa, e poi chiudiamo con la panna cotta al cioccolato ed un meloncello. Conto di 44 euro che ci vengono depennatia 40, impressione più che positiva di un ristorante che avrei fatto meglio a conoscere prima. Ma c'è sempre tempo.antoniohttp://www.blogger.com/profile/00542599190972252661noreply@blogger.com0